Tutela territorio, antincendio boschivo e criticità ambientali: si rinnova l'accordo Forestale - Regione Marche

Oltre 11.000 controlli, 327.000 illeciti amministrativi contestati e 44 illeciti penali accertati: è qualche numero del lavoro svolto nel 2015 dal Corpo Forestale dello Stato, in virtù di un accordo con la Regione Marche, ora rinnovato anche per i prossimi tre anni

Grazie alla nuova convenzione firmata tra il presidente Regione Marche, Luca Ceriscioli e il Vice Comandante Regionale Vicario del Corpo forestale dello Stato, Fabrizio Mari, è stata rinnovata la collaborazione tra la Regione e Corpo Forestale: si rinnova così un rapporto di collaborazione consolidato, avviato dal 1984, e che, scrive la Regione Marche "ha dato risultati eccellenti nei tradizionali settori della lotta agli incendi boschivi, della tutela dell'ambiente, in particolare degli ecosistemi forestali, della flora e della fauna, del paesaggio, del suolo e dell'assetto idrogeologico del territorio, e in settori innovativi come i controlli sugli Ogm e la tutela della sicurezza agroalimentare".
"Collaborazione proficua che ha permesso di garantire la sicurezza dei cittadini in termini di prevenzione - ha sottolineato il presidente Ceriscioli rimarcando quanto - l'attività del Corpo forestale sia necessaria alla tutela del territorio e quanto abbia inciso nella consapevolezza crescente del rispetto per l'ambiente".
La Convenzione, di durata triennale, stabilisce che l'onere finanziario a carico delle Regione ammonta a 130 mila euro annui.

Nel 2015
sono stati oltre 11.000 i controlli svolti dal Corpo forestale, 327.000 gli illeciti amministrativi contestati e 44 gli illeciti penali accertati. In particolare i tassi di illegalità più elevati sono stati rilevati nel settore dei controlli delle attività agrituristiche, dove sono state contestate oltre 100 sanzioni per un importo totale di 70.000 euro.

Tra le collaborazioni il supporto per giungere alla stesura di diversi testi normativi,  oltre alle attività di monitoraggio e analisi del territorio rurale e montano, il monitoraggio delle cave dismesse,  il censimento delle Formazioni Vegetali Monumentali.
Tra le attività innovative previste dal nuovo Atto d'Intesa, è in corso di attuazione il programma di monitoraggio e controllo del rilascio del Deflusso Minimo Vitale delle piccole derivazioni ad uso idroelettrico, che vede il CFS impegnato nelle verifiche sulla presenza della quantità di acqua necessaria per garantire la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali e torrentizi.


Nell'ambito della Sicurezza del territorio montano e rurale, il CFS fornisce supporto alle attività di ricerca di persone disperse e provvede ad un monitoraggio delle situazioni di emergenza, in caso di criticità ambientali (frane, dissesti, esondazioni). Importante la sorveglianza nelle aree naturali protette, che coprono il 10% del territorio regionale, e nei siti della Rete Natura 2000: la presenza del Corpo Forestale dello Stato (8531 controlli nell'anno 2015) va al di là della sorveglianza concretizzandosi in collaborazioni per progetti di educazione ambientale, monitoraggio e tutela della biodiversità, quali la popolazione di lupo nelle Marche o il monitoraggio della colonia di camoscio appenninico presente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E poi, le attività di prevenzione, repressione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

red/pc
(fonte: Regione Marche)