Una crepa in una vecchia casa di Berceto

Terremoto sull'Appennino Parmense.
A Berceto molta paura ma danni lievi

Nella mattina di sabato sono arrivati nel paese per un sopralluogo i tecnici dell'INGV

Il giorno dopo la scossa di terremoto che ha fatto nuovamente tremare gran parte del nord Italia, ci siamo recati a Berceto, comune appenninico della provincia di Parma e località in cui è stato individuato l'epicentro del sisma.

Non si parla altro che di terremoto nel piccolo centro di montagna, ma aldilà dei lievi danni causati, il clamore nel "day after" è più per le telecamere e i mezzi delle televisioni nazionali che hanno affollato la piazza del paese, che per gli effetti veri e propri del sisma.
"Abbiamo rilevato alcune crepe e piccoli cedimenti in fabbricati piuttosto vecchi - ha commentato il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi - è tuttavia presto per poter già quantificare i danni; i nostri tecnici sono all'opera già dal pomeriggio di ieri ma, fortunatamente, possiamo assicurare che non vi è nessun ferito tra la popolazione o danneggiamenti di grande portata."
Una grande e comprensibile paura, quella si, nei quindici secondi in cui la scossa ha fatto tremare strutture e manufatti, convincendo alcune persone a passare la notte vestite, pronte ad evacuare le abitazioni in caso di nuovo sisma. Ma per tanti cittadini spaventati, altrettanti minimizzano e sembrano non dare troppa importanza all'evento: "vengono a parlare di una tegola che si è spostata", è stato infatti il commento di un commerciante riferendosi alle troupe televisive, tra i viottoli del borgo immerso - nella mattinata di sabato - in una fitta nebbia che lasciava scappare qualche fiocco di neve.

Una scossa che, seppure di magnitudo "importante", non sembra destare particolari preoccupazioni nemmeno tra gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che già nella mattinata di sabato sono arrivati a Berceto per un sopralluogo. "E' ancora presto per trarre delle conclusioni - ha detto un tecnico - e a dire il vero non siamo stati inviati qui specificatamente: eravamo in zona per i rilievi successivi al terremoto dei giorni scorsi con epicentro sul confine tra le provincie di Parma e Reggio Emilia, abbiamo avvertito la scossa di venerdì e ci è sembrato doveroso fare un rilievo. Nonostante il grado del sisma - ha concluso l'esperto - la notevole profondità ha fatto in modo che i danni fossero limitati".
Intanto nella mattinata di sabato scuole chiuse in tutta la provincia di Parma e piani di emergenza pronti a divenire operativi, ma si tratta solo di misure precauzionali per consentire i rilievi del caso agli uffici tecnici e alle unità di Protezione Civile.


Luigi Barbarese