fonte foto: pixabay.com

Amatrice, appello a bikers ed enduristi: aiutateci a raggiungere le zone isolate

Dopo i primi soccorsi, è necessario arrivare alle frazioni più isolate e alle zone montane: per questo potrebbero essere molto utili le moto, che arrivano là dove le auto non possono arrivare

Portati i soccorsi alle popolazioni dei paesi più abitati, l'emergenza diventa quella di raggiungere le frazioni di montagna e le zone più isolate. A questo scopo potrebbero risultare utili le moto, che possono inerpicarsi anche dove le auto dei soccorsi non riescono ad arrivare: per questo, nelle zone colpite dal sisma di due giorni fa, si stanno utilizzando bikers con moto da enduro e da cross per raggiungere le zone più impervie. Ad Amatrice (Rieti) sembra siano già presenti 30 enduristi, ma ne servono ancora; come scrive il giornale on line www.targatocn.it chiunque sia disponibile e autosufficiente, munito di moto in buone condizioni, gps e un robusto zaino, può mettersi in contatto con il numero 3938939858 (Ugo).


red/lg

aggiornamento:
Un aggiornamento d'obbligo poiché questa notizia ha suscitato dubbi in alcuni lettori: ma non sarà una bufala?

"No, non lo è - ci riconferma Ugo da noi contattato al telefono - in questo momento siamo ad Amatrice, è vero siamo partiti non organizzati ma ora stiamo dando una mano per portare velocemente acqua, pane e medicinali nelle zone non raggiungibili con altri mezzi. Abbiamo moto particolari, attrezzate per percorrere le mulattiere, abbiamo zaini e attrezzature adatte allo scopo. Per ora siamo una squadra di 5 moto, ma vorremmo crearne altre per andare a dare supporto anche nelle altre località colpite".
"Sono davvero tanti i bikers che mi stanno contattando in questi giorni - ci dice ancora Ugo - ma è bene sapere che  non basta una semplice moto o la buona voltontà per fare questo servizio, occorre un mezzo adatto, essere  esperti e adeguatamente attrezzati. Inoltre io personalmente non posso gestire le richieste di chi vuole proporsi per dare una mano, pertanto invito tutti a contattare il Centro Comando di Rieti. Ringrazio comunque tutti coloro che mi hanno contattato per dare il proprio aiuto".

aggiornamento del 28 agosto:
Sulla pagina Facebook “Enduroterapia” si fa chiarezza sull'organizzazione. Ecco la lettera appello indirizzata a tutti gli escursionisti su ruote.
“Aiutare si, ma con logica e criterio. Ci è stato comunicato dai nostri contatti che gestiscono l'emergenza in loco che stanno arrivando numerosi escuruotisti "fai da te" nelle zone colpite dal sisma e stanno creando solo problemi di viabilità, con furgoni, carrelli o altro. Capiamo la totale buona fede e la voglia di aiutare, ma occorre farlo in maniera utile e coordinata, altrimenti si ottiene solo l'effetto contrario.
Avevamo già postato il comunicato ufficiale FMI e lo ribadiamo ora: l’unica cosa da fare, per chi vuole e può, è quella di mandare una mail a Tony Mori (tony.mori@federmoto.it) comunicando il proprio nome, l'indirizzo di residenza, il telefono cellulare ed attendere una eventuale chiamata.
Aggiungiamo che non basta avere una moto o un Quad, ma occorre essere tecnicamente abili per affrontare qualsiasi tipo di fondo, saper portare zaini pesanti ed essere dotati di GPS, visto che non si conoscono i luoghi.
Nelle prossime ore il CER comunicherà "maniere alternative" per rendersi utili senza intralciare nessuno e per permettere anche a chi escursionista su ruote non è di unirsi a noi in qualcosa di concreto e realmente efficace”.

red/pc