(fonte foto: Regione Marche)

Di nuovo a scuola a San Benedetto del Tronto i ragazzi di Arquata e Amatrice

Iniziamo con entusiasmo e insieme, in un luogo accogliente e con i nostri insegnanti". Così l'assessore all'Istruzione della Regione Marche, Loretta Bravi, ha salutato questa mattina il ritorno sui banchi degli alunni provenienti dalle scuole inagibili di  Arquata e Amatrice

Sono tornati sui banchi di scuola questa mattina gli alunni delle scuole materna, elementare e medie di Arquata, che insieme ad alcuni coetanei provenienti da Amatrice, frequenteranno, a San Benedetto del Tronto la scuola ex Curzi di Via Ulpiani 136. Le lezioni sono state trasferite a San Benedetto vista l'impossibilità di proseguire nelle scuole d'origine dichiarate inagibili a causa del terremoto.
Alla ripresa stamani erano presenti l'assessore all'Istruzione della Regione Marche Loretta Bravi,
i sindaci di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci e il consigliere regionale Fabio Urbinati.
"Iniziamo con entusiasmo e insieme, in un luogo accogliente e con i nostri insegnanti - ha dichiarato l'assessore Bravi - Nei momenti drammatici vissuti anche tornare a scuola chiede  impegno, determinazione, pazienza e fatica. Il terremoto ci ha resi impotenti, ma ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte". Poi la Bravi ha citato un passaggio della favola del pensieroso topolino Federico, di Leo Lionni, che, a differenza degli altri fratelli topolini, raccoglieva suoni, odori, colori per tenere viva la memoria, allo scopo di far comprendere loro che la sinergia e l'impegno sono vincenti in qualsiasi situazione.
"Il progetto realizzato da Arquata del Tronto, che ha visto confluire gli studenti a San Benedetto, mantenendo gli stessi bambini e insegnanti, è un'esperienza che potrebbe essere ripetuta da altre comunità ospitate lungo la costa. La Regione Marche è impegnata a favorire la realizzazione di queste esperienze in maniera diffusa che permettono di rivivere una quotidianità, nell'ottica della serenità e della continuità didattica".

red/pc
(fonte: Regione Marche)